domenica 30 gennaio 2011

W la Sposa

Fra'- La Sposa

Sembrava facile la questione, invece... panico! La sposa media che pensavo nemmeno fosse in me si è scatenata in queste due settimane. E' uscita fuori la Jessica, la Katiusha e la Samantha che stavano lì a farsi le unghie al gel nella mia testa, il french fucsia e blu con i fiorellini glitterati in rilievo. Ebbene sì, Fra' La Sposa è una sposa media.

Ma partiamo dal principio, chi è stata convocata per la prima prova dell'abito da sposa? Tutto il coro di donne necessario: mamma, Federica (sorella e testimone della sposa), suocera, CipoFra (amica e testimone della sposa). Un team molto bene assortito, composto da due mamme tutto pepe e due testimoni che il mondo intero mi invidia! :-)

abiti da sposa di Barbie.
Ebbene, ero sicura che sarebbe stato facile... dai, è il mio lavoro, ma ti pare? So tutto, conosco ogni reazione, ogni pensiero che sfiora le spose il giorno della prova, so tutto, conosco le reazioni degli altri e quello che diranno le tipe dell'atelier. E' tutto calcolato. Macchinetta fotografica pronta, così faccio anche una foto da mettere sul blog, ho pensato... mi fotografo i piedi dentro al vestito, sai che figata!!!!

Sìsì, un drin al cell... "siamo qui sotto!" panico. Macchinetta scordata a casa e silenzio in macchina. Arriviamo all'atelier e inizio a provare gli abiti da sposa e sudo... oddio come sudo! Belli, tutti belli... ridarella... carini sì... sì... sìsì va bene, va bene questo sono sicura.

Si torna a casa, e inizia qualche dubbio... "che faccio... bho... mmmm... ma... e poi se... va bene, ricominciamo". E la settimana riprende con un tantino di sensazione del tipo "ah brava, sai tutto he! complimenti, sìsì, sai proprio tutto!" e penso "ecco, io che ero sicura di non fare di queste cose... mi sento una babbea qualsiasi, una che prenota il vestito e poi ci ripensa... che vergogna! Mi sa che è tempo di ricominciare".

Così dalla mattina alla sera trovo un'altra occasione di provare altri abiti da sposa, in un altro atelier, mi faccio accompagnare al volo dalla Pellegrins, amica fidata, silenziosa ma decisa al punto giusto! Ci imbattiamo in un atelier adorabile, e provo finalmente abiti che sono nelle mie corde, mi guardo allo specchio e mi riconosco. Sì, ci siamo. Sì, ci siamo sì! Ma non qui. E la storia continua altrove... ma basta raccontare!
:-) Scrivo solo una cosa... bingo!
ah... mi raccomando, amiche della sposa non dite nulla... Davi non "dovrebbe" sospettare nulla, quindi shhhhhhh! su tutto! ;-) (sono ammesse solo allusioni che portino lo sposo a crepare di curiosità, ma niente indizi!)


Davi - Lo Sposo


Ed eccoci giunti all'argomento più top secret del matrimonio, un tema su cui si costruiscono silenzi, chiaccherate sottovoce, chiuse in camera, risatine...ebbene sì quando si giunge a questo momento le spose sono tutte uguali ed anche Fra c'è cascata. Non ha resistito alla tentazione dei mille dubbi e dei patemi d'animo, alle risatine...civetterie da donne insomma.
Non so come si siano concluse le cose, so solo che non è semplice fare shopping con lei e io ne so qualcosa. Vedremo cosa avrà combinato tutta sola in balia delle sue accompagnatrici. Forza Fra, spero che tu ci sia riuscita.
Ovviamente è tutto un po' sopra le righe e io sono curioso come una scimmia ma in fondo credo che ce la farò forte anche della soddisfazione di dicembre quando tutti i segreti di mesi si sono coronati in un momento unico.
Tra un paio di mesi toccherà a me cercare l'abito ma non nascondiamolo non frega niente a nessuno anche se voi lettrici del blog vi dovrete beccare anche il mio racconto. Coming Soon.

lunedì 24 gennaio 2011

Il parroco Preciano

Fra' - La Sposa
Prima di raccontare la mia prova abito da sposa... c'è molto da raccontare! :-) bisogna affrontare l'affare spinoso dell'incontro con il parroco di Preci.
Davi Lo Sposo racconterà nel dettaglio l'atmosfera da brivido che circondava l'Abbazia di Sant'Eutizio e tutto il respiro molto horror della situazione.

A me, dunque, resta la perplessità. Sì, perchè i ricordi di Sant'Eutizio, per me, sono chiusi in un cassetto di cui solo io ho la chiave, ricordi che hanno i colori caldi del sole di giugno, i corridoi dell'Abbazia aperti e noi ragazzini a correre da una stanza a un'altra. Ho ancora nel naso l'odore del Fabuloso Rosa che usavamo per pulire le stanze, l'odore di sugo dalla cucina e il refettorio, il giardino chiuso dal cancello di ferro e le stanze scavate nella montagna dove un tempo dormivano gli eremiti.

Abbazia di Sant'Eutizio

E poi, Sant'Eutizio per me è Don Fabrizio, Rosario, Giulio e gli altri come me, che passavano l'estate su, a imparare a suonare la chitarra (io non ho mai neanche provato), a incollare i santini nelle tavolette di legno e a sfogliare i libri della chirurgia preciana, che erano messi lì, in un armadio qualsiasi, e che noi avevamo la possibilità di sfogliare con tutto il rispetto per la loro storia (che almeno io, non conoscevo se non per i racconti di mia madre).

Ho passato due estati così, e il ricordo più bello è l'abbraccio di Rosario, quando con la prima cotta per un ragazzo (un pò tossico, lo possiamo dire!) mi sono allontanata dal gruppo.
Ecco, di questa immagine di comunità hippy non c'è più niente. Oggi l'Abbazia è una macchina ben oleata che ospita i miei detestati boy scout (odiati perchè non si capisce con che diritto, ma in ogni posto dove vanno si sentono padroni, sarà grazie al fazzolettino al collo o ai calzettoni da idiota?!), prato pettinato ai bordi del viale, il museo della chirurgia preciana (dove ci sono anche quei libri che sfogliavo da ragazzina) e un cambio di preti e responsabili che fa spavento.

Così ti ritrovi a parlare con un parroco che non ti conosce, che non sa niente di te e della tua famiglia, della tua storia e del tuo legame con il luogo e che ti scruta dentro. Ecco la mia perplessità. Da un lato, s'intende! Dall'altro lato è giusto così, sono cristiana, devo sottostare a delle regole, non fa una piega. Anche se di pieghe ce ne sono molte.

Ma, al di là del fatto che il concetto di idolatria mi ha turbato e la critica alla preghiera con il rosario mi ha fatto alzare il sopracciglio, l'offerta del torroncino al cioccolato per allentare la tensione mi ha fatto piacere.
Ora aspetto Febbraio, quando torneremo a Preci e magari ci rincontreremo! :-)

Davi - Lo Sposo
La notte era ormai scesa e dovevamo andare all'incontro con il parroco. Eccoci quindi diretti verso l'Abbazia di Sant'Eutizio. Le curve da Piedivalle ci hanno portato fino a su e siamo arrivati in un'Abbazia deserta dove l'unica presenza oltre a noi due era il freddo secco e pungente.
L'Abbazia era deserta e illuminata da una luce giallastra che la rendeva affascinante ma anche un po' sinistra. Abbiamo parcheggiato la macchina e quando ci siamo diretti verso l'ingresso solo il rumore dei nostri passi risuonava nel viottolo. Superato l'arco d'ingresso, abbiamo notato la porta della chiesa aperta su un buio per niente invitante, altri passi ed eccoci di fronte alla fontana. Alzando gli occhi al cielo si vedeva la montagna, il grande campanile che si perdeva nel cielo buio e... il cimitero.
L'acqua della fontana era ora il sottofondo della nostra visita e Fra decise di bussare. Due colpi alla porta ma nessuna risposta. A quel punto pensai Vabbe' non c'e' nessuno, ce ne andiamo mentre Fra la temeraria disse Proviamo l'altra porta.  Invece la porta si apri' e ci accolse il parroco che ci condusse nei corridoi silenziosi e freddi. Le porte piccole, il refettorio vuoto e buio e tanto silenzio.
Ci siamo seduti nell'ufficio del parroco avvolto da centinaia di libri e comincia l'interrogatorio. Sembrava il processo di Kafka. Eravamo colpevoli ma non ne sapevamo il perche'. Il gelo era tangibile e la conversazione rigida ci rivelo' un parroco benedettino molto Raztinger. Per fortuna tutto passo' anche se il tempo sembrava si fosse fermato. Ci ha un po' terrorizzato questo parroco anche se una cosa positiva ce l'ha, una profonda voce d'attore, almeno la predica che ci aspetta il giorno del matrimonio sara' piu' sopportabile.
Il giorno dopo volevamo vedere la chiesa ma avevamo timore d'incrociarlo, incrociare di nuovo il suo sguardo e sentirci peccatori... Ora l'appuntamento e' a Pasqua e dovremo stare anche in prima fila infatti Fra ha detto Quello ci cerca il giorno di Pasqua...e noi ci saremo sorridenti e bravi come due angioletti, sperando che la colazione pasquale non ci rimanga sullo stomaco :-)

giovedì 20 gennaio 2011

Primo sopralluogo a due

Fra' - La Sposa

Sabato mattina niente sveglia, l'appuntamento con Don Luciano a Sant'Eutizio è alle 18.30, e abbiamo tutta mattina e pomeriggio per fare i nostri giri.

L'avventura preciana di metà gennaio sembrava più facile, invece la temperatura da brivido, i ristoranti chiusi per ferie e la fame (appena varchi il confine umbro lo stomaco si apre irrimediabilmente) hanno complicato un pò la faccenda... ma ci siamo divertiti un sacco lo stesso!

Nell'ordine: Fuffo verso Cascia, Davi e Fra verso Preci, la lenticchia di Norcia e la partita a Scarabeo di Davi e Fra!

Alle 15.00 pranzo tipico norcino a base di antipasto di salumi (pecorino stagionato da agosto, una meraviglia, fatto dal fratello della proprietaria, lonza aromatizzata al finocchio, salame di cinghiale e prosciutto stagionato, il mitico ciauscolo e una salsiccetta secca) accompagnato dal "pane in saccoccia" come direbbe mia nonna!

Quattro fette di pane in un canavaccio di cotone, un primo a base di zuppa di lenticchie in bianco con olio a crudo e crostini di pane e un buon caffè con la moka al vetro, certo mancava il Varnelli, ma forse non avrei pagato, mi sarei sentita troppo a casa! Comunque, la mini trattoria che profuma di casa di nonna si chiama "Il Cenacolo", un buchetto di legno nel cuore del corso di Norcia. Eravamo solo noi, ci siamo rifocillati e siamo ripartiti... alla ricerca del fioraio per gli addobbi! Ma questa è un'altra storia... he sì... perchè il mitico fioraio che ci ha conquistati si chiama Ciro e ha base a Cascia... dove abbiamo scoperto che la Basilica in Technicolor non è nemmeno così male!

Davi - Lo Sposo

Si parte di prima mattina, cioe' alle 11, per una spedizione preciana che ha un sapore diverso. Primo perche' e' tanto tempo che non si parte soli per il paesello e poi perche' abbiamo un bel obiettivo. Il viaggio e' chiacchere e foto per immortalare il percorso e l'arrivo e' in una Preci deserta dove mangiare sembra un'illusione che non appartiene al luogo, strano con tutto il ben di dio stipato in qualche luogo scuro ma a noi inaccessibile in quel momento.
Dopo aver fatto partire il mostro ululante che si chiama caldaia ci dirigiamo a Norcia e mangiamo nella piccola trattoria di cui parla Fra, veramente una chicca. Ci ripeteremo tutto il viaggio che questa spedizione e' diversa perche' scopriamo tante cose nuove sui nostri territori d'infanzia. La prima vera tappa matrimoniale e' pero' il fioraio. Andate da Vera ci dicono da piu' parti...e noi andiamo da Vera. Dopo aver strappato Vera alle sue chiacchere da paese deserto lei cerca d'inquadrarci nonostante Fra le dica chi siamo. Ci scruta, ci osserva...Di chi sei figlio? si domanda.
Poi passiamo alle nostre richieste. Abbiamo le idee chiare sui fiori e c'indirizza verso suo figlio a Cascia e ci dice di avere due figli che fanno fiori. Uno sta a Cascia e fa delle cose bellissime, un genio del floreal design. L'altro sta alla zona industriale, e' bravo anche lui per carita' pero' per quello che cerchiamo noi l'altro e' meglio...Vera ci ha capiti al volo!
Vabbe' andiamo a Cascia...alla riscoperta di Cascia. Quanti ricordi da bambino, quanti viaggi che sembravano interminabili da Preci a Cascia e invece ci vuole poco ad arrivare. Arriviamo dal nostro fioraio e scopriamo che la mamma ha ragione, e' veramente bravo e quindi preso! Ovviamente non si svela nulla sull'addobbo e tutto e' work in progress.
In attesa di tornare a Preci per andare all'appuntamento con il parroco eccoci a scoprire Cascia con occhi di adulti ed ecco che scopro che la Basilica Pop in Technicolor e' piccola. I miei ricordi da bambino erano di un viale enorme che portava ad una Basilica gigante, invece e' tutto piccolo e contenuto...vabbe'...ricordi e ricordi...in fondo e' stato anche questo il nostro primo sopralluogo a Preci.
Dopo Cascia ci incamminiamo per Sant'Eutizio per l'incontro con il parrocco...ma questa e' un'altra storia e ha i sapori dell'horror...

venerdì 14 gennaio 2011

Primo incontro con il parroco!

Davi - Lo Sposo


Lo Sposo...
Prima del fiume di lacrime e abbracci e dopo la famosa proposta c'è stato un evento ai limiti del possibile, oltre i confini dell'immaginabile...l'incontro con il parroco della nostra parrocchia di competenza. Il primo tentativo è fallito una domenica dove l'irreale parrocchia era deserta e il labirinto di sentieri ci aveva portato a perderci in un metro quadro! 
La volta successiva siamo preparati, Fra ha chiamato e il parroco ci sarà, solo fino alle 19 però...quindi corsa contro il tempo...be' io sono in ferie quindi le corse non fanno parte delle mie giornate. Appuntamento di fronte alla fermata e via dal parroco. Questa volta la parrocchia è più animata ma ci perdiamo ugualmente tra i corridoi che ricordano le scuole elementari. Una signora ci squadra dalla testa ai piedi e ci indica la via e poi eccoci lì di fronte al parroco che sembra arrivato dalla montagna, un vecchio parroco di paese e io penso Ok sono fregato!

- Caro parroco ci vogliamo sposare dice lei
- Che bello e quando?... dice il parroco
- Il 25 giugno dice lei
- Di quest'anno? risponde il parroco
- Si....dice lei
- .... risponde il parroco
Gelo sulla fronte di lui
- Poi noi abbiamo anche un piccolo problemino...lui non ha la cresima dice lei
- Ahia! pensa lui

Dopo un pausa riflessiva il parroco comincia a snocciolare tutto il da farsi senza battere ciglio, ci ricorda che la cresima non è un francobollo e io annuisco, sorvola sul fatto che casualmente la nostra residenza coincide e scrive di suo pugno l'iter da seguire...Il tutto si risolve e abbiamo anche il benestare della parrocchia. La gocciolina di sudore sulle nostre fronti si ferma e si riassorbe...questa è fatta.

Frà - La Sposa

La fa facile lo Sposo! Ma qui c'è stata una lunga preparazione con annesso ripasso dell'atto di dolore, non si sa mai, dovesse interrogare... Avevo una strizza che ci dicesse "questo matrimonio non s'ha da fare!" invece il parroco oltre ad avere una bella calligrafia e un fare molto pacioso, è stato tanto carino e disponibile.

Ammetto di aver sfoderato l'aureola di ordinanza, quella che tiro fuori quando serve, l'ho farcita un pò con grandi sorrisi  ed è andata!

Poi ammettiamolo, la faccia pulita con gli occhiali, poco trucco e il capello trasandato, l'aria trafelata da post-lavoro e lo sguardo amorevole hanno sortito l'effetto desiderato! "Una coppia di bravi ragazzi", ecco l'effetto che facciamo sempre, allora ogni tanto sfruttiamola questa "brand reputation" di coppia!
Se sapessero che iene che si nascondono dietro a queste faccette pulite! :-)

Ma, non voglio andare fuori tema con lo Sposo che ha fatto un bel sacrificio a seguirmi, so come la pensa sui rituali religiosi! Dai Sposo, vedrai come ci si diverte al corso prematrimoniale! hihihihi!


La Sposa...

martedì 11 gennaio 2011

Non diciamolo a nessuno prima di loro!

Fra' - La Sposa

Così, ho un sorrisetto stampato dal 27 dicembre 2010, e ogni tanto si accentua, soprattutto quando l'occhio cade al dito... sì lo ammetto, non resisto, lo guardo almeno un centinaio di volte al giorno, ma di questo riparlerò, si merita un discorso tutto suo... dicevo che ho un sorrisetto stampato, e poi si arricciano gli occhi, guardo in aria e respiro forte. Realizzo che è tutto vero e vado avanti, mi rivesto del mio sorrisino e ricomincio. Amiche fidate hanno confermato che è normale, quindi non mi preoccupo!

Ma, la felicità scoppia dentro, deve essere condivisa... e, come dirlo a tutti nel modo più bello? Bhè, tutti insieme! Le nostre famiglie sono micro clan, tutti si conoscono, da prima che io e Davi diventassimo noi! Così è facile! Sì, facile e ancora più emozionante! Così abbiamo fatto in modo che tutti venissero da noi per la Befana, giorno importante in due famiglie che sono al 50% romane e al 50% preciane!

La Befana ha lasciato le calze per tutti nel cesto, le teneva dentro un "sinalino" e dato il lungo viaggio ha perso qua e là dolci, soldini e mandorle!
Ad ognuno abbiamo dato la sua calzetta speciale, e come sempre in casa Fidani e da un paio di anni anche in casa Fidani - Foresi, la Befana fa un sacco di confusione, dolci, mandorle, mandarini...e quest'anno anche un messaggio importante.

Un silenzio irreale (con tre bambini, due mamme, tre donne chiacchierone e la partita che stava per iniziare) e poi il caos! una sensazione bellissima. L'abbraccio di mia sorella, lungo pieno di baci e lacrime, gli occhi di mia mamma e il silenzio di mio papà, che prima di tutto si è preoccupato di conservare il biglietto nel suo porta soldi per non perderlo.
Ecco l'effetto nozze: sorella e cognate a lavare i piatti e due dei nipoti imparannanzati per aiutare! Quanto sono amorosi tutti! :-)
Gli abbracci di tutti, il calore e la felicità delle nostre famiglie, è irripetibile, indimenticabile, come noi che felici ci siamo guardati per un attimo e poi ci siamo trovati avvolti nell'abbraccio di tutti. Uno dei giorni più belli della mia vita, forse anche perchè il pasticcio di pasta è venuto una meraviglia questa volta! :-)
Eccole qui le calze speciali: piccoline ma contenti un messaggio importante, per la nostra famiglia! <3

Davi - Lo Sposo

Se fossi stato piccolo piccolo e avessi origliato i discorsi prima dell'annuncio di tutti sono sicuro che avrebbero detto: be' ma lui non ci crede, ma lui non vuole, a lui non piace, forse gli ultimi matrimoni in famiglia ce li siamo fatti...
Invece Zac! Ecco il colpo di teatro! Perché l'effetto è stato proprio quello, il minuto di silenzio prima del boato, della tempesta di abbracci e lacrime...sì proprio lacrime che devo dire non mi aspettavo a tal punto e  mi ha stupito che tutto ciò mi ha fatto tanto piacere...I nipotini increduli che non capivano cosa stava accadendo in realtà, chissà magari da grandi lo ricorderanno il giorno delle calzette con il biglietto dentro, in fondo spero che sia entrato nel cuore anche a loro come è entrato nel mio.
Più di tutti mi è entrato nel cuore un abbraccio che mi ha lasciato lì sospeso in quel momento. Ci sono quei momenti in cui non sai come esprimere quanto possa far piacere un abbraccio, l'unico modo forse e tenere a lungo strette le tue braccia e far sì che i corpi facciano il resto...devo dire che il mio cinismo è stato messo a dura prova e in quei momenti si è sciolto in un emozione totale e completamente famigliare.

domenica 9 gennaio 2011

L'inizio



Fra' - La Sposa

Nasce un nuovo blog, e non è il solo a nascere! Non sono incinta, tranquilli! Potrebbe sembrare una barzelletta visto che apro un blog al mese ma in realtà è tutta un'altra storia, una storia bellissima e piena di emozione, soprattutto perché non lo scriverò da sola!

Tutto ha inizio a Natale 2010, quando un bel viaggio ha sconvolto e riempito di emozioni la mia vita

Destinazione Pitigliano, il paese del tufo, obiettivo relax e tante sorprese. Il mio viaggio verso la trasformazione da fidanzata-conviente a fidanzata-fidanzata ufficiale-quasi sposa
Primo giorno in Toscana, dopo le terme di Saturnia, qui ero ancora una fidanzata-convivente!

La felicità mi ha offuscato la mente e così ci ho messo un po' per farmi venire idee interessanti (come questo blog!) e visto che Davi in questi giorni mi asseconda su tutto (dovrò preoccuparmi? :-)) approfitto ed eccoci qua. 

Anche se in effetti ho dovuto accettare un po' di condizioni, come... poco rosa e post a quattro mani, con annesso ritardo di pubblicazione... ahhhh, chi mi conosce sa quanto può mettermi in difficoltà questa cosa! Ma, non voglio divagare... il tutto per dire che... cari tutti ci sposiamo! il 25 giugno 2011! love love!
Prime foto da Fidanzata ufficiale! <3
Sì, sìsì, è vero...  mi sono data abbastanza pizzicotti per crederci... è vero! Ci sposiamo! Fra e Davi sposi! suona bene sìsì! <3


Davi - Lo Sposo


La storia in realtà comincia un po' prima e risale a qualche mese fa quando ho deciso di fare il grande passo come si dice in questi casi. Volevo che tutto fosse fatto nel modo giusto e con la cornice giusta. Quindi prima mossa l'anello dai nostri Dudu e Gianca, non poteva che essere loro l'anello di fidanzamento. Diversi imprevisti, i giorni che scorrevano ed è arrivato l'autunno e dovevo decidere la location. Dopo aver scartato le diverse capitali europee ho deciso per la vicina Toscana e una piccola SPA così abbiamo unito il dilettevole al...dilettevole. Et voilà tutto era pronto, dovevo solo tenermi il cecio come si dice da queste parti, anche se in realtà me lo sono fatto scappare con la mamma e la Pellegrins... a qualcuno dovevo pur dirlo.
Dopo un testa un testa sulla curiosità per i reciproci regali di Natale e l'anello che mi ha seguito nella borsa per tutte le festività natalizie è arrivato il 27 dicembre. Poco prima della proposta le mani tremavano non per il freddo gelido, e il cuore batteva forte. Poi i suoi occhi e il suo sorriso hanno sciolto tutto ed eccoci qui! Si comincia tra fiocchi e fiocchetti, speriamo neanche troppi :-), e famigliari impazziti...ma questa è già un'altra storia.
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